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sabato 3 novembre 2012

nocensura.com: La causa primaria del Cancro fu scoperta nel 1931 ...

nocensura.com: La causa primaria del Cancro fu scoperta nel 1931 ...: Una notizia che ha dell’incredibile: la causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno scienziato premio nob...

sabato 22 settembre 2012

Depressione, il sesso orale aiuta le donne a curarla


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Di come superare la depressione se ne parla in abbondanza, il sesso orale aiuta le donne a curarla o, quanto meno, a ridurre i rischi di sprofondare in uno stato di prostrazione. A questo risultato sono arrivati i ricercatori della State University di New York, dopo aver analizzato con molta attenzione la vita sessuale di 293 donne.

Le abitudini sessuali delle donne sono state rapportate al loro umore e allo stato di benessere psicofisico delle donne che praticano sesso orale. Ebbene, i risultati sono stati sorprendenti, coloro che sotto le lenzuola praticano quel che non si può dire, sono meno soggette alla depressione.
Gli esperti spiegano che il liquido seminale contiene sostanze chimiche che influiscono positivamente sull’umore delle donne: serotoninina, melatonina, cortisolo e ossicitina, tutti elementi che vengono comunemente usati in farmocologia per contrastare malumore e insonnia.
Praticando il sesso orale, insomma, si possono buttar via gli antidepressivi a favore di un prodotto naturale. Gli altri risultati della ricerca americana dicono che le donne con una stabilità sentimentale che non usano contraccettivo, sono interiormente più rilassate.
Fra i tanti benefici del sesso che, ricordiamo, fa produrre endorfine, anche poterlo considerare un rimedio naturale contro il mal di testa, l’insonnia, regala benessere psico fisico, fa dimagrire, ai quali si aggiungono le proprietà antidepressive. Non ci resta che dire, fate sesso a volontà, se fa star bene, perchè no?

Allan Taylor ha curato il cancro con dieta verde


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Allan Taylor ha curato il cancro al colon con una dieta verde; l’ex ingegnere 78 anni, a cui era stato detto che il suo cancro al colon era incurabile non si è arreso ed ha deciso di combatterlo cambiando radicalmente la propria dieta. L’uomo ha iniziato a cercare sul web quante più info possibile e ha quindi sostituito le carni rosse e latticini con 10 porzioni di frutta e verdura crude al giorno; ha in altre parole iniziato a seguire una sorta di dieta verde.
Nel nuovo menu di Allan Taylor erano presenti anche spezie come il curry, orzo selvatico in polvere, semi di albicocca e integratori di selenio; questa dieta gli costava 30 £ alla settimana. Il signor Taylor lo scorso mese di aprile era venuto a conoscenza del peggioramento delle sue condizioni fisiche:  nonostante l’intervento cui si era sottoposto e la chemioterapia il tumore si era continuato a diffondere arrivando all’intestino tenue e non lasciava scampo. Purtroppo il cancro era inoperabile.
Tuttavia ad agosto, dopo aver iniziato a seguire questa dieta verde al signor Allan Taylorè arrivata una lieta notizia: il cancro era scomparso. Dagli esami radiografici era emerso come dell’anomalia non ci fosse più traccia. Racconta:
Ero determinato a mantenere un atteggiamento positivo
Così ha iniziato a digitare sui motori di ricerca espressioni come “cure per il cancro del colon” ed ha usato poi le info trovate insieme ad aerlcuni consigli del suo negozio di alimentari di fiducia per creare questa specie di dieta verde. Dieta che al signor Allan Taylor sembra aver salvato la vita.


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Riconoscere le intolleranze alimentari, quali sono i sintomi inequivocabili



Le intolleranze alimentari sono un problema molto diffuso e purtroppo anche poco diagnosticato. Non è facile, infatti, isolare l’alimento che causa determinati disturbi. Quali però possono essere i sintomi principali? In linea di massima l’intolleranza si manifesta con dolore addominale, accompagnato da gonfiore. Spesso dopo un aver pranzato o cenato, ci sono attacchi momentanei di diarrea o stipsi.
Le intolleranze però possono dare anche stanchezza, flatulenza, alitosi, naso colante e occhiaie. Si parla davvero di disturbi molto fastidiosi e alcune volte anche imbarazzanti, perché si scatenano all’improvviso, nei momenti meno indicati e – seppur momentanei – causano dei malesseri forti. Come bisogna comportarsi?
L’intolleranza più diffusa è quella al lattosio, anche perché gli adulti perdono gli enzimi che favoriscono la digestione di questo zucchero, ma c’è anche l’intolleranza alla soia, alle uova o al glutine. È molto importante isolare i cibi e testare la reazione del corpo. Si chiama dieta a eliminazione ed è sicuramente un impegno lungo e complesso, ma è l’unica cosa davvero utile e soprattutto efficace. Se preferite, chiedete al vostro medico di fare dei test specifici.
Esiste il Breath Test per l`intolleranza al lattosio, che come abbiamo accennato dà diarrea, dolore addominale anche acuto e gonfiore, mentre per la celiachia esistono dei test del sangue. C’è poi il Prick test, che consiste nel porre alcune gocce di allergene sulla pelle per verificare la reazione entro 20 minuti. Questi esami che abbiamo appena citato sono perfetti per le allergie, per le intolleranze non c’è nulla di realmente attendibile e questo purtroppo mette in dubbio la natura di alcuni disturbi.

Come eliminare lo stress quotidiano a casa e al lavoro


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Affrontare gli avvenimenti della vita, è difficile e faticoso, abbiamo bisogno di rilassarci, ed ecco come eliminare lo stress quotidiano, sia a casa che al lavoro. Bastano piccoli stratagemmi come aprire una finestra per cambiare aria, fare una passeggiata rigenerativa, riordinare la casa piuttosto che la scrivania. Una piccola pausa per respirare, magari non pensando a nulla, solo a rilassarsi.

In ufficio, hai la scrivania è sempre piena di scartoffie che creano polvere e confusione mentale. Comincia a riordinare selezionando le carte che realmente ti servono, le altre mettile nel cassetto. Decorala con una pianta o degli oggetti personali, un peluche o una foto che ti è cara. Servirà a distrarti per qualche minuto.
Nella pausa pranzo, non stare in ufficio, cambia aria, fai una passeggiata per rilassarti, per sciogliere i muscoli costretti all’immobilità per tante ore. Camminare per un mezz’ora, magari a passo sostenuto o, avendo un giardinetto a disposizione, fare qualche esercizio può aiutare le gambe a sgranchirsi.
La respirazione è una strategia vincente, chiudi gli occhi e pensa a qualcosa di positivo, respira a pieni polmoni e fallo per almeno 10 minuti. Stare seduta molte ore davanti al computer provoca, molto spesso, l’assunzione di una postura sbagliata. Fai così, tendi le braccia in avanti o verso l’alto, in altre parole, stiracchiati. Se poi hai la possibilità, fai qualche esercizio di stretching per allungare i muscoli.
Anche a casa puoi eliminare lo stress quotidiano con qualche piccolo accorgimento, ad esempio, ritagliarti del tempo almeno una volta alla settimana per coccolarti. Un bagno caldo agli oli essenziali, una maschera di bellezza come se fossi in un centro benessere.
L’attività fisica, da sempre, aiuta a scaricare lo stress, una passeggiata in bicicletta, qualche esercizio da fare a casa, davanti alla televisione o in camera da letto. Non è necessario che siano esercizi frenetici, anche pochi movimenti serviranno a sciogliere i muscoli.
Un ottimo rimedio per eliminare lo stress è lo yoga, movimenti lenti e dolci per migliorare la propria flessibilità. La meditazione zen, ad esempio, è un ottimo rimedio contro lostress, fa prendere coscienza del proprio corpo e del proprio respiro.
Infine, un massaggio, lo shiatsu è ottimo, oppure, chiedi a qualcuno di concederti un po’ di tempo per coccolarti e, se proprio non hai nessuno, fallo da sola, le zone da privilegiare sono la nuca, le spalle, il cuoio capelluto, le tempie e la pianta dei piedi.


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Il caffè riduce il rischio di cancro all’intestino


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I pareri non sono tutti concordi ma, secondo quanto dice un recente studio, il caffè riduce il rischio di cancro all’intestino. Certo non è la bevanda ideale per tutti, soprattutto chi soffre di nervosismo, farà bene a starne lontano, l’effetto caffeina non è certo il migliore in questi casi così come in quelle patologie che ne sconsigliano l’utilizzo.

Tuttavia, gli esperti che hanno condotto recentemente delle ricerche, hanno spiegato che il caffè avrebbe degli effetti benefici a livello intestinale, addirittura, arriverebbe a ridurre sensibilmente la percentuale di cancro all’intestino, arrivando al 40 per cento.
Lo studio è stato condotto dagli scienziati americani del National Cancer Institute di Rockville nel Maryland e sancirebbe la necessità di assumere molte tazzine di caffè, circa 6 al giorno, se non di più. Per chi pensa che sia una quantità eccessiva, ed in effetti lo è, sappia che basterebbero 4 caffè al giorno per scongiurare il rischio di cancro all’intestinofino al 15 percento.
Per giungere a queste conclusioni, gli scienziati hanno condotto studi approfonditi sin dalla metà degli anni Novanta. Lo studio ha coinvolto quasi 490mila soggetti di entrambi i sessi, i risultati sono stati pubblicati sull’ultimo numero dell’American Journal of Clinical Nutrition. Sono stati analizzati sia lo stile di vita condotto dai partecipanti, sia la dieta seguita, in particolar modo la quantità di caffè consumato. Il confronto fra bevitori e non di caffè, è stato fondamentale per arrivare alle conclusioni.
Anche se la riduzione era minima, si è putata rilevare la differenza fra chi beveva tra le quattro e le cinque tazzine di caffè al giorno. Mano a mano che la quantità di tazzine aumentava, diventando anche più di sei, si alzava la percentuale, riducendo il rischio dicancro all’intestino e ad altri tipi di tumore.
Potrebbe essere un dato confortante se consideriamo quanto diffuso dal Ministero della Salute, pare che solo in Italia, ogni anno, ci sono oltre 20mila nuovi casi di cancro all’intestino fra gli uomini e oltre 17mila fra le donne.
Ma, attenzione all’uso eccessivo di caffè, non dimenticate che la caffeina è dannosa, in particolare per le donne in gravidanza. Comunque sia, senza arrivare ad un abuso di caffè, una prevenzione per il cancro all’intestino, può essere una dieta ricca di frutta e verdura.


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Gengive che sanguinano, le cause e i rimedi


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È un problema comune a molti di noi aver le gengive che sanguinano, si pensa spesso che dipenda da uno spazzolino troppo duro. Ma non è sempre così, a volte dipende da altri fattori. La scarsa igiene orale, il diabete, disfunzioni ormonali, anche i farmaci possono svolgere il proprio ruolo. Ecco qualche suggerimento.

Chi pranza o cena spesso fuori casa dovrebbe portare sempre con sè uno spazzolino e dentifricio per lavarsi i denti dopo i pasti. La causa principale che provoca le gengive che sanguinano, è proprio la scarsa igiene orale che comporta l’accumulo di placca batterica sul colletto dei denti A lungo andare questo accumulo causa gengiviti che, se non curate, rischiano di intaccare i tessuti più profondi dando vita a una parodontite (piorrea), che coinvolge, oltre alla gengiva, il sostegno del dente.
Anche i medicinali potrebbero essere causa di gengive che sanguinano. Gli antiepilettici o con effetto immunosoppressivo (ciclosporine) potrebbero facilitare la comparsa digengiviti. Anche chi si sottopone a cure a base di calcioantagonisti può andare incontro asanguinamenti delle gengive; per esempio, in quelli a base di nifedipina è stato riportato questo effetto in circa il 10 per cento di chi lo prende. I fattori che concorrono sono molteplici, alcuni legati al farmaco e altri alla predisposizione naturale della persona.
Le gengive che sanguinano potrebbero nascondere un problema ormonale. È stato provato che alcuni ormoni, in particolare, androgeni, estrogeni, progesterone, possono favorire e aggravare la gengivite. Ecco perchè è più semplice soffrirne durante alcuni momenti, come la pubertà e la gravidanza, dato che certi batteri crescono meglio in presenza di elevati livelli ormonali. Per lo stesso motivo chi usa la pillola anticoncenzionalepuò essere più soggetta a irritazioni gengivali.
Le gengive che sanguinano possono essere il sintomo di un problema più serio. Di recente è stata dimostrata la correlazione tra i disturbi parodontali e numerose malattie, in particolare quelle cardiovascolari, renali, epatiche, polmonari, il diabete e alcune complicanze a livello riproduttivo.
Il consiglio per avere denti e gengive sane è lavare i denti tre volte al giorno e la sera, quando di solito si è più tranquilli per dedicare più tempo alla pulizia. Fra le precauzioni, anche la scelta accurata del dentifricio. Lo spazzolino va usato con movimenti che vanno dall’alto in basso e mai in senso orizzontale, mentre le gengive non vanno sfregate, ma toccate con piccoli movimenti circolari, come se si volesse massaggiarle. È bene anche utilizzare il filo interdentale cerato per rimuovere eventuali residui di cibo.

Proteine latte di mucca, capra e pecora. Nella dieta limitare i latticini


Sempre più spesso capita di trovare in vendita al supermercato, oltre al classico latte di mucca vaccino, anche il latte di capra o di pecora. Ma che differenze ci sono sul piano nutrizionale ?
Il latte di mucca vaccino contiene proteine di buona qualità, grassi e colesterolo, minerali (calcio, potassio e magnesio) e alcune vitamine (A, D, E, C, complesso B). Il latte di mucca vaccino è un ottimo alimento, anche se si tende a consumarlo troppo spesso (ma lo stesso vale per tutti i latticini) e questo può contribuire ad aumentare i rischi di colite, intolleranze alimentari al lattosio e malattie cardiovascolari. Per una sana alimentazione è bene quindi non eccedere con i latticini: i formaggi vanno mangiati preferibilmente una sola volta a settimana. E’ bene preferire i formaggi freschi magri che sono meno calorici, come la ricotta di mucca o i fiocchi di latte, ma ci si può concedere anche una mozzarella fresca. I formaggi freschi magri apportano proteine, e sono ottimi da abbinare alle verdure come secondo piatto (ideale per una cena leggera). Il latte invece va bevuto preferibilmente a colazione, senza eccedere: basta una tazza di latte a colazione.

Il latte di capra contiene più proteine e grassi di quello di mucca. Alcuni studi dimostrano che è meno allergizzante del latte vaccino di mucca, quindi può essere preso in considerazione in presenza di familiarità allergica. Il grasso del latte di capra è più digeribile, ha molti sali minerali ed è utile in alcune situazioni come la convalescenza, la gravidanza, l’ allattamento e per rinforzare le ossa.
Il più ricco di tutti è infine il latte di pecora: i grassi sono più del doppio (fino al 10-11%), molto digeribili. Anche l’ apporto proteico si avvicina al doppio rispetto agli altri due tipi di latte.
Trovate la tabella delle calorie del latte e dei formaggi qui: Tabella calorie formaggio e latte
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La voglia di cioccolato parte dal cervello


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Vi è mai capitato di avere una voglia matta di cioccolato? Certo che sì, capita a tutti. Da oggi, c’è anche una spiegazione scientifica, la voglia di cioccolato parte dal cervello. Ecco svelato il mistero di quella voglia irrefrenabile di scartare subito un cioccolatino che abbiamo a portata di mano o che ci regalano in quelle deliziose e profumate confezioni che invogliano al consumo immediato del delizioso contenuto.

Il cioccolato, dicono gli esperti, stimola un processo chimico nella parte del neostriato, fino ad oggi considerata responsabile del movimento, simile a quello scatenato da sostanze simili all’oppio. Una droga, in buona sostanza, che fortunatamente non scatena danni irreperabili, alla peggio qualche brufolo o chiletto di troppo.
A scoprire che la voglia di cioccolato parte dal cervello, e non è solo questione di gola, è stata una ricerca condotta dall’americana University of Michigan e pubblicata sulla rivista “Current Biology”. I test sono stati effettuati, ad oggi, solo su dei piccoli ratti, e così spiegano i risultati gli esperti:
Il risultato dimostra che il cervello dispone di sistemi più estesi per rispondere ai processi di ricompensa generati dalla dipendenza da alcune sostanze chimiche che aumentano il desiderio. Una novità rispetto alle conoscenze attuali.
Gli scienziati, per sancire che voglia di cioccolato parte dal cervello, hanno iniettato un farmaco “civetta” direttamente nella regione del neostriato dei ratti. Da subito gli animali hanno iniziato a mangiare il doppio di cioccolatini rispetto al normale. Alexandra DiFeliceantonio, autrice della ricerca, ha spiegato i motivi che spingono a mangiare con ingordigia il cioccolato, ricco di magnesio:
Fino ad oggi, la zona del neostriato era stata legata principalmente alle funzioni del movimento. Ma ci aspettiamo che i risultati dimostrati, per ora solo nel ratto, possano dirci molto di più sui processi alla base delle tendenze ad abbuffarci di bon bon e cioccolatini.
Ed è la stessa parte del cervello che si accende negli obesi quando viene attivata artificialmente con l’encefalina. Questo avviene quando viene mostrato loro un cibo che desiderano mangiare, lo stesso principio vale anche quando i tossicodipendenti vedono la droga.
Il cioccolato fondente, ad esempio, è anche una fonte di benessere per contrastare i pericolosi radicali liberi, quietare la fame nervosa. Si dice che sia anche meglio del sessoper contrastare depressione e sindrome premesturale. Infine, per chi ha voglia di annusare il profumo della cioccolata anche sulla pelle, niente di meglio che la cioccolatoteria, una sferzata di energia e non solo.


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Mangiare seduti fa dimagrire


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Ebbene sì, mangiare seduti fa dimagrire, non è l’ultima tendenza lanciata da un nutrizionista di fama internazionale, e neanche una dieta inventata da un medico improvvisatosi specialista in scienza dell’alimentazione, è solo il primo passo per migliorare la forma fisica e mangiare in modo corretto e sano.

Il primo alleato in una dieta dimagrante è, innanzitutto, convincersi che stiamo facendo qualcosa di positivo per noi, e desiderare di raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissate: perdere peso. Certo non sono sedia e tavolo gli strumenti che risolvono la situazione ma, cominciando con il darsi delle regole, si compie il primo passo per iniziare bene, con ordine e calma.
Quando mangiamo, lo diciamo sempre, il cervello deve sapere che stai mangiando, apprezzare il cibo che hai davanti, sapendo che ti stai nutrendo e non “abboffando” o facendo uno spuntino. Mangiare seduti fa dimagrire perchè sei consapevole che stai consumando un pasto e quale cibo stai mangiando.
È sbagliato pranzare o cenare in luoghi che possono incoraggiarvi a mangiare meccanicamente, ad esempio, in automobile o autobus, camminando per casa o strada, davanti a scrivania o computer, stando in piedi davanti al frigorifero. Un’altra abitudine sbagliata è consumare il cibo direttamente dalla confezione, sacchetto, cartone o contenitore che sia. Metti il cibo in un piatto piccolo, ti darà l’impressione di avere a disposizione una porzione più abbondante.
Scegli anche il colore del piatto, mai utilizzare cibo e colore del piatto uguali, si mangia di piùMangiare seduti, a tavola, con tranquillità, in un ambiente sereno, ti darà la consapevolezza di sapere cosa e quanto mangi e, senza neanche accorgertene, comincia a dimagrire.
Se sei afflitta da problemi di perdita di peso, impara a tenere un diario alimentare, può aiutarti ad aprire gli occhi sul problema che devi superare. Uno studio del Journal of the Academy of Nutrition and Dietetic, ha esaminato 123 donne, si è scoperto che coloro che erano riuscite a perdere peso, avevano monitorato l’assunzione di cibo grazie a quanto avevano annotato sul diario.
Mettendo nero su bianco quello che mangiate, vi renderete conto di quante calorie consumate durante queste veloci razzie nel frigorifero di casa. E non è detto che sia un’alimentazione sana, a volte ci si butta sul pezzettino di formaggio da consumare e sull’avanzo della sera precedente. Con il risultato di aver accumulato calorie inutili, senza aver consumato cibi sani.
Meglio preparare il cibo che si deve mangiare, metterlo in un piatto, mangiare seduti a tavola e gustare quel che vi spetta. Alla fine sarà l’ago della bilancia a darvi ragione, sarete riuscite a controllare il peso senza fatica. “Provare per credere”, recitava lo spot pubblicitario di un famoso arredatore. Ci proverete? Fatecelo sapere nei commenti!

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venerdì 31 agosto 2012

Circuito HIIT, dimagrire ad alta intensità


Con il nome HIIT(High Intensity Interval Training)si definisce un particolareallenamento intervallato, quello appunto a più elevata intensità.

Contro la noia degli interminabili, e spesso inutili, 30 o addirittura 45 – 60 minuti di allenamento cardiovascolare a bassa intensità e quasi sempre stessa frequenza cardiaca, un circuito HIITpromette straordinari risultati in un tempo molto più basso.

Quello che ti scrivo in questo post è forse uno dei piani di allenamento più proficuo per otteneremuscoli tonici e perdere grasso.


Un circuito HIIT, infatti, ha la caratteristica di aumentare tantissimo il metabolismo post esercizio a tutto vantaggio di bruciare grasso e non perdere la preziosa massa muscolare! Sicuramente non è un circuito di allenamento adatto ad un neofita, anzi lo consiglio solo a chi può considerarsi in buona/ottima forma fisica.

La caratteristica principale, come tutti gli allenamenti intervallati, è quella di alternare due diverse intensità di allenamento scandite dal tempo. Il circuito di allenamento HIIT che ti propongo ha un rapporto tra alta intensità e recupero di 1:1, ecco perché non è adatto a tutti. Si può applicare chiaramente a diverse discipline aerobiche, come bike, rowing, corsa e nuoto, ma in questo post ti parlo esclusivamente della corsa.

Come puoi vedere dal grafico qui sotto, gli intervalli durano 30 secondi e l’intensità da alternare va dal classico jogging (liv.5 – 65-70% FCMAX) alloscatto massimale (liv. 9 – 90-95% FCMAX). Per FCMAX si intende la massima Frequenza Cardiaca teorica, o meglio ancora risultate da un test massimale. 

Circuito-HiitPuoi iniziare ad introdurre questo tipo allenamento nella tua routine dedicata all’allenamento aerobico, oppure eseguirlo alla fine di un allenamento di tonificazione. Si inizia con pochi minuti e mediamente, ogni due allenamenti, si aggiunge un minuto al circuito. Inizia sempre con un riscaldamento generale se non hai fatto nessuna attività fisica prima.
Qui sotto puoi vedere un esempio:
Riscaldamento5’ Jogging blando
Primo minuto30’’ Jogging30’’ Scatto
Secondo minuto30’’ Jogging30’’ Scatto
Terzo minuto30’’ Jogging30’’ Scatto
Quarto minuto30’’ Jogging30’’ Scatto

Puoi scaricare un programma completo di 8 settimane, che uso per me ed i miei clienti, qui: Circuito HIIT by Marco Martone

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Come Fare Un Allenamento Hiit Con La Corsa


Come Fare Un Allenamento Hiit Con La Corsa
L'HIIT (High-Intensity Interval Training) è un tipo di allenamento caratterizzato da fasi di alta intensità alternate a fasi di recupero ad intensità più blanda. Questa tecnica permette di bruciare molte calorie, non solo durante l'allenamento, ma soprattutto nelle ore successive, poichè accellera il metabolismo basale permettendo di smaltire il grasso in eccesso, preservando il tessuto muscolare. Vediamo come adattare questo allenamento alla corsa.
Occorrono:
Scarpe da corsaCardiofrequenzimetro

Scopri come fare:

  • 1
    L'allenamento HIIT è molto intenso e impegnativo, adatto quindi per persone allenate a livello muscolare e cardiovascolare. Prima di iniziare ti consiglio di allenare fiato e resistenza con la corsa a fondo lento per almeno un mese. Una sessione di HIIT deve avere una durata compresa tra 15 e 20 minuti, durante i quali dovrai alternare scatti di corsa ad alta velocità a fasi di recupero; i momenti di recupero devono avere una durata pari o superiore a quella di lavoro intenso.
  • 2
    Prima di iniziare l'allenamento HIIT vero e proprio devi fare un buon riscaldamento di almeno 10 minuti, durante i quali puoi alternare camminata veloce e corsa lenta. Questa fase è molto importante per preparare i muscoli e il cuore all'allenamento intenso che andrai a fare in seguito. In questi 10 minuti devi portare il cuore fino all'85% della sua frequenza, valore che devi misurare necessariamente con un cardiofrequenzimetro.
  • 3
    Una volta che hai raggiunto la frequenza cardiaca ideale puoi iniziare il tuo HIIT.  Se sei un principiante segui questo schema: 12 secondi di scatti alla tua massima velocità seguiti da 1 minuto di recupero.  ApprofondimentoCome Allenarsi In Soli 20 Minuti Con Il Tabata ProtocolDurante il recupero ti consiglio di non fermarti del tutto, puoi continuare a correre ma in modo molto blando, oppure puoi camminare e riprendere così il fiato necessario per lo scatto successivo.  Ripeti questo schema per almeno 10 volte.  Termina la tua sessione di allenamento con 10 minuti di defaticamento estretching.  . 
  • 4
    Se sei un soggetto allenato puoi iniziare direttamente con il livello avanzato di HIIT: durante la prima settimana esegui 5 scatti della durata di 30 secondi intervallati da 5 recuperi di 40 secondi; nelle settimane successive cerca progressivamente di arrivare a fare 15 scatti intervallati da 15 pause. Non dimenticare di fare defaticamento e allungamento dopo ogni seduta di HIIT. 
    Puoi praticare questo tipo di allenamento per 2 o al massimo volte la settimana, e non dovrai mai farlo per 2 giorni consecutivi; sono necessari almeno 2 giorni di riposo. Buon allenamento brucia grassi!
Consigli:
Assicurati di avere abbastanza zuccheri nel sangue prima di fare questo allenamento, ne avrai bisogno!Fonte

giovedì 30 agosto 2012

Rischi abuso d’ alcol: dipendenza, danni ai neuroni cerebrali, malattie del fegato


L’ abuso alcolico nei fine settimana rischia col tempo di estendersi gradualmente anche a un consumo d’ alcol infrasettimanale e questo incrementa la schiera dei giovani bevitori a rischio di intossicazione.
Per i giovani si profila anche il pericolo della dipendenza da alcol. Per sviluppare una vera e propria dipendenza, serve una “carriera” di abuso di alcol di 7-8 anni, e arrivati a questo punto si parla di forti bevitori spesso (e purtroppo) molto giovani.

In aumento la dipendenza da alcol: è legale ed è ancora tollerato

L’ alcol è oggi la sostanza “da sballo” più diffusa perché è legale, facile da reperire anche per i minorenni, ed economica. E soprattutto, l’ uso rischioso e dannoso dell’ alcol è ancora tollerato dalla società. Così oggi per molti ragazzi non c’è divertimento senza alcolici. Molti acquistano gli alcolici anche al supermercato e si ritrovano in una casa privata per bere, sfruttando spesso l’ assenza dei genitori.

Sono lievitati anche gli investimenti pubblicitari nell’ ambito degli alcolici: in tv passano sempre più spot pubblicitari su birre, alcolici e superalcolici (come limoncello & company). Mentre per quanto riguarda i danni del fumo la legge ha imposto molti divieti e sono ormai vietati anche gli spot tv sulle sigarette, la stessa cosa non è stata applicata con gli alcolici. L’ uso di droghe non è legale in Italia, ma non si considera il fatto che anche l’ alcol può diventare una droga per chi ne abusa e può portare facilmente alla dipendenza. C’è quindi molto da fare e da recuperare in termini di tutela dei giovani.
È importante giungere a una cultura di disapprovazione dell’ abuso di alcol e fornire ai più giovani tutti gli elementi di giudizio per distinguere tra consumo moderato di alcol e consumo rischioso. Proibire non serve a molto, occorre invece informare i giovani sui potenziali rischi dell’ abuso di alcol. Occorre inoltre regolamentare la pubblicità in Tv e la disponibilità delle bevande alcoliche ai più giovani. Conta molto l’ informazione: tantissimi giovani ignorano i reali rischi dell’ abuso d’ alcol e li scoprono solo sulla loro pelle, quando è tardi.

Abuso d’ alcol e rischi per la salute

Col consumo di alcolici e superalcolici, i giovani sono esposti al rischio di intossicazioni acute e croniche. Lo stato di alterazione e di ebbrezza dovuto a un consumo eccessivo di alcol è già un segno di intossicazione alcolica acuta. Considerato che il fegato di un adulto riesce a metabolizzare 6 grammi di alcol all’ ora (un bicchiere di vino, un boccale di birra, un bicchierino di superalcolico equivalgono già al doppio), basta superare questa soglia perché l’ alcol cominci a circolare nell’ organismo con un’ azione tossica su tutte le cellule.
ABUSO D’ ALCOL E DANNI AI NEURONI CEREBRALI
Senza arrivare alle conseguenze più estreme (l’intossicazione acuta può portare al coma etilico, che può a sua volta avere un esito fatale), il primo organo colpito dall’ abuso d’ alcol è il cervello. Studi svolti con l’ esecuzione di risonanze magnetiche hanno dimostrato come un abuso di alcol continuato per settimane determina la morte dei neuroni, con una riduzione del 10-20% delle dimensioni dell’ ippocampo, l’ area del cervello dove hanno sede la capacità mnemonica e di orientamento spaziale, con una riduzione proporzionale di tali capacità.
MALATTIE DEL FEGATO E ABUSO D’ ALCOL
Il 90% circa dell’ alcol viene metabolizzato dal fegato e qui produce alterazioni che portano a danni diretti e indiretti legati sia all’ azione tossica dell’ alcol sia a quella dei prodotti del suo metabolismo (l’ acetaldeide). La conseguenza immediata è la steatosi epatica alcolica (o fegato grasso): le cellule epatiche sono sovraccaricate di grasso, soffocano e vengono distrutte. Si formano così microcicatrici che, con il tempo (e con l’ intossicazione cronica), portano alla cirrosi epatica e in alcuni casi al tumore maligno del fegato.
Trovate altre informazioni sulle malattie del fegato qui: Sintomi malattie del fegato: steatosi (fegato ingrossato e sovrappeso), cirrosi epatica, ittero, epatite

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THOR, Chris Hemsworth: allenamento per un fisico muscoloso e magro


Un allenamento per risultare muscolosi e, al tempo stesso magri: questo il "workout" di Chris Hemsworth, protagonista del film del 2011, Thor.

Chris Hemsworth, attore australiano classe 1983, giovane e bello già di suo, ha dovuto mettere massa muscolare per essere il protagonista del film Thor del 2011, ma al tempo stesso doveva avere un fisico asciutto e definito. Allo scopo, vediamo come ottenere un corpo almeno simile a quello di Hemsworth con un allenamento domestico.


Per ottenere muscoli grossi e definiti, Hemsworth si è allenato per 5 giorni alla settimana, riposando il sabato ella domenica, affrontando 4 volte l'allenamento in palestra ed una sessione di cardio settimanale. Dieta e riposo.
I principali esercizi che Hemsworth ha eseguito sono multiarticolari, quindi per lo sviluppo di muscoli grandi: dorsali, pettorali e quadricipiti. Senza ovviamente tralasciare addominali, spalle e braccia.


A casa è possibile dunque eseguire un allenamento simile a quello di Hemsworth, munendosi di semplici attrezzature, acquistabili anche online e con un investimento davvero irrisorio, specialmente se proporzionato al risultato che intendiamo ottenere.
Quel che serve, dunque, sono degli appoggi per le flessioni, dei manubri e, per gli addominali, un tappetino fitness oppure una fitball.
Vediamo quindi come strutturare un workout tipo quello di Chris Hemsworth, basato su 5 giorni di allenamento settimanali, da eseguire a casa.
LUNEDI - DORSALI E BICIPITI
  • Trazioni alla sbarra a presa larga
  • Trazioni supine alla sbarra
  • Manubrio rematore
  • Curl a martello
  • Bicipiti concentrati con appoggio sul ginocchio
MARTEDI - GAMBE
  • Squatt con i manubri (impugnandoli entrambi con le braccia stese lungo il corpo)
  • Affondi alternati in avanti (è possibile sovraccaricare utilizzando i manubri come nel caso dello squatt)
  • Stacchi da terra con i manubri (gambe leggermente flesse e schiena sempre dritta)
  • Culf per i polpacci (meglio se un piede alla volta ed impugnando un manubrio dal lato della gamba attiva)
MERCOLEDI - CARDIO
Almeno 30 o 40 minuti di cardio (anche corsa sul posto) in modalità interval training.
GIOVEDI - PETTORALI E TRICIPITI
  • Flessioni coi piedi su una sedie a braccia larghe (poco oltre le spalle)
  • Flessioni coi piedi su una sedie a braccia strette (poco entro le spalle)
  • Flessioni coi piedi a terra con braccia all'altezza delle spalle
  • French press con entrambi i manubri
VENERDI - DELTOIDI
  • Croci posteriori coi manubri
  • Spinta manubri verso l'alto (gambe leggermente flesse, schiena dritta, ombelico retratto e glutei stretti)
  • Alzate laterali
  • Alzate frontali
Si consiglia di eseguire 4 serie per ogni esercizio e, a seconda della difficoltà, da un minimo di 6 ripetizioni ad un massimo di 20.
Per gli addominali, eseguire il crunch alto ed il crunch basso nei giorni dispari.
Da non sottovalutare, ovviamente, anche l'importanza di una sana dieta, della costante idratazione e del riposo notturno.

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Trenta minuti di allenamento al giorno efficaci come un'ora

Fare esercizio fisico tutti i giorni per 30 minuti per perdere peso è efficace come farlo per 60 minuti: dunque lo stesso risultato si raggiunge nella metà del tempo.


Buone notizie per i pigri: fare esercizio fisico tutti i giorni per 30 minuti per perdere peso è efficace come farlo per 60 minuti: dunque lo stesso risultato si raggiunge nella metà del tempo, come spiega uno studio danese pubblicato sull'American Journal of Physiology. In Danimarca il 40% degli uomini e' moderatamente sovrappeso.


Per 13 settimane, i ricercatori dell'universita' di Copenhagen hanno seguito 60 uomini, in salute ma con chili di troppo, nei loro sforzi per rimettersi in forma. Meta' di loro si esercitava per un'ora al giorno, indossando anche un monitor del battito cardiaco e un contatore di calorie, gli altri per la meta' del tempo. Si e' cosi' visto che 30 minuti di allenamento intenso produceva lo stesso effetto in termini di perdita di peso e massa corporea di 60 minuti di sforzi.
In media, chi faceva esercizi per mezz'ora al giorno ha perso 3,6 kg in 3 mesi, mentre quelli che lo facevano per un'ora solo 2,7 kg. La riduzione della massa corporea e' stata di 4 kg per entrambi i gruppi. Inoltre, chi si e' esercitato per 30 minuti ha bruciato piu' calorie del previsto. Secondo i ricercatori, una possibile spiegazione del risultato e' che l'allenamento di 30 minuti e' facilmente fattibile, tanto che i partecipanti avevano l'energia per fare ancora piu' esercizi. Inoltre, il gruppo che faceva 60 minuti sul tapis roulant mangiava di piu', e quindi ha perso meno peso del previsto.


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