- alternare attività aerobiche con esercizi di tonificazione
- darci dentro con i pesi! Non diventerai un culturista ma contribuirai ad accelerare notevolmente il tuo metabolismo
- cambiare frequentemente il programma di allenamento, in modo da favorire gli adattamenti metabolici necessari per affrontare il nuovo stress
- consumare una buona colazione
- evitare gli spuntini notturni e di assumere cibo poco prima di coricarsi: durante il riposo il metabolismo tende ad abbassarsi e molte delle calorie ingerite, non essendo necessarie nell’immediato, vengono immagazzinate nei tessuti di riserva
- non escludere completamente i grassi e la carne rossa dalla dieta: un regime alimentare troppo basso tende a diminuire il metabolismo
- bere almeno due litri di acqua al giorno (l’acqua costituisce il 65-75% della massa muscolare e meno del 35% della massa grassa)
NON RIDURRE TROPPO LE CALORIE
Spesso, quando ci si accorge che pur mangiando poco non si dimagrisce, si diminuiscono ulteriormente le calorie. Questa soluzione non è nè sana nè utile. Quando il corpo riceve poco cibo reagisce come quello degli animali che vanno in letargo: rallenta i processi fisiologici e diminuisce i consumi calorici attraverso il rallentamento del metabolismo. Questo fenomeno si verifica quando si seguono diete drastiche, che forniscono soltanto 700-800 calorie al giorno e che finiscono per provocare un rallentamento metabolico anche del 20 per cento. Eccessive riduzioni caloriche producono l’effetto opposto a quello desiderato: si tende a ingrassare più facilmente. Per rendere attivo ed efficiente il metabolismo è importante il numero dei pasti consumati nella giornata: più questo è alto, maggiore è l’effetto acceleratore. E’stato osservato infatti che le calorie quotidiane divise in 4 o 5 pasti, anziché in 2 o 3, provocano un aumento del livello di combustione calorica e quindi di consumo di energia. Per favorire l’attività di un metabolismo lento ci sono i cibi che possono facilitare lo svolgimento delle reazioni chimiche, ed altri che invece lo ostacolano.
Cibi adatti al metabolismo lento
Frutta e verdura garantiscono un corretto apporto di sali minerai e vitamine. le vitamine sono molto utili nel favorire lo svolgimento dei processi metabolici. Sì anche alle proteine contenute in carne, pesce e uova, alimenti che favoriscono il miglioramento del consumo di calorie da parte dell’organismo. Per questo molte diete dimagranti sono iper-proteiche. Sì anche al caffè senza però esagerare. Soprattutto chi è nervoso e iperteso non deve bere più di 1-2 tazzine di caffè al giorno.
Cibi da evitare per il metabolismo lento
Sono sconsigliate alcune verdure della famiglia delle crucifere come cavoli, verze, broccoli e ravanelli, in alcune persone possono rallentare la funzione tiroidea e quindi il metabolismo. No ai grassi e agli zuccheri: i dolci, ricchi di zuccheri semplici, e gli alimenti grassi in genere, richiedono una digestione più lunga e laboriosa e possono interferire con le attività metaboliche.No alle bevande alcoliche e alle bibite dolcificate, ricche di calorie, che per essere smaltite rallentano il metabolismo.
Metabolismo e disfunzioni ormonali
Nel caso in cui sono presenti delle disfunzioni del metabolismo, ci sono dei controlli e degli esami che è bene fare. II metabolismo è l’insieme dei processi chimico-fisici che trasformano il cibo in energia. Il tipo di metabolismo influisce sul peso corporeo: se accelera si dimagrisce, se rallenta si aumenta di peso. La ghiandola tiroide (situata nella parte inferiore del collo) produce gli ormoni che regolano l’intensità del metabolismo, cioè il modo e la velocità con cui l’organismo utilizza le sostanze assunte per produrre energia. Quando si verificano ingiustificati e significativi cambiamenti di peso è bene controllare la funzionalità della tiroide con un esame del sangue che si chiama dosaggio degli ormoni tiroidei. In alcune persone l’ attività del metabolismo è più lenta del normale: gli zuccheri e i grassi vengono elaborati e smaltiti con un processo rallentato. II metabolismo può essere suddiviso in tre categorie: normale o neutro, veloce, lento. Con un metabolismo normale la persona non soffre di particolari disturbi, i suoi processi biochimici sono equilibrati, è normo-peso. Con un metabolismo veloce invece, le reazioni energetiche si svolgono troppo rapidamente: zuccheri e grassi vengono bruciati molto in fretta. E’ il caso tipico delle persone eccessivamente magre e scattanti, spesso irrequiete e nervose. Chi ha il metabolismo lento brucia zuccheri e grassi più lentamente del normale, ha quindi qualche chilo di troppo, una certa tendenza al gonfiore, può avvertire una sensazione di spossatezza nell’ arco ella giornata e presenta un ritmo cardiaco e respiratorio lento. Per avere un’ ulteriore conferma di come funziona il proprio metabolismo ci si può sottoporre ad alcuni esami come il test che misura il metabolismo basale: rivela la quantità di energia necessaria per far funzionare l’organismo a riposo. Chi ha un metabolismo veloce utilizzerà più energia anche a riposo, viceversa chi lo ha lento avrà valori inferiori a quelli considerati standard. E’ utile poi controllare la funzionalità degli ormoni tiroidei (T3 e T4) e surrenali (glicocorticoidi e cortisolo), che condizionano notevolmente il metabolismo. Anche in questo caso, se i valori sono più bassi rispetto a quelli considerati normali, il metabolismo è lento, viceversa è veloce.
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